💔 UNA PREGHIERA PER LA PICCOLA INDI GREGORY, uccisa da persone che non hanno nessun interesse a difendere la vita.
Noi, al contrario di loro, ci battiamo ogni giorno per tutelare e difendere SEMPRE la vita, soprattutto quella dei bambini innocenti.
🙏🏻 Sono sicuro che lei ci proteggerà e aiuterà da lassù.
Allego, inoltre, la lettera ricevuta da Jacopo Coghe, Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus
Oggi è un giorno triste.
Questa mattina, al mio risveglio, ho trovato questo messaggio del legale dei genitori di Indi sul mio telefono: Indi è morta. Sono andato subito ad aprire la chat di Dean, il papà di Indi Gregory, e questo è stato il messaggio che ho trovato: “Potrei essere assopito nel mattino .... ma la vita di Indi è finita alle 01.45. Io e Claire siamo arrabbiati, affranti e pieni di vergogna. I servizi sociali e i tribunali non solo le hanno tolto la possibilità di vivere, ma le hanno anche tolto la dignità di morire nella casa di famiglia a cui apparteneva. Sono riusciti a prendere il corpo e la dignità di Indi, ma non potranno mai prendere la sua anima. Hanno cercato di sbarazzarsi di Indi senza che nessuno lo sapesse, ma noi ci siamo assicurati che sarebbe stata ricordata per sempre. Sapevo che era speciale fin dal giorno in cui è nata.”
Anche io come Dean provo profonda vergogna.
Oggi dovremmo tutti provare profonda vergogna nei confronti di una falsa “civiltà” che, per falsa "pietà", sopprime i più deboli e indifesi.
Ma, soprattutto, provo una profonda vergogna per tutte le falsità che in queste ore si stanno scrivendo sul caso della piccola Indiper mistificare la realtà dei fatti e giustificare l'efferatezza disumana dei giudici e del sistema eugenetico inglese.
Per questo ho pensato che fosse necessario fare chiarezza, dedicando una puntata della rubrica Restiamo Liberi al caso della piccola ed eroica Indi, assieme a Simone Pillon, avvocato che ha assistito passo dopo passo la famiglia in questo calvario giuridico.
Indi è stata uccisa per soffocamento non nel suo interesse - come qualcuno si ostina a dire - ma nell'interesse di un sistema sanitario e legale impregnato di barbara cultura eutanasica.
Un sistema che in maniera cinica e cocciuta ha rifiutato la richiesta del papà e della mamma di poter anche solo sperare nella proposta clinica dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Abbiamo tentato tutto il possibile, ma la resistenza ideologica del sistema sanitario e legale britannico è stata più forte.
Indi, sacrificata da questo sistema mortifero, si unisce alla schiera dei piccoli bambini martiri che la sanità e la magistratura inglese ha ritenuto “indegni” di vivere.
Non ho parole sufficienti per esprimere il dolore che provo…
Ma come ho avuto modo di dirti nella mia precedente email, non dobbiamo abbatterci: di fronte alla nascita in cielo della piccola Indi, dobbiamo trovare il coraggio per continuare a credere, a lottare e a dissentire!
Insieme, continueremo a batterci per contrastare questa folle deriva eutanasica.
E arriverà il momento della vittoria, ne sono certo.
In alto i cuori!
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