Condivido pienamente l’impostazione del Sindaco di Burolo sull'argomento dei segni fonetici che mirano a garantire la parità di genere all'interno della lingua scritta. Certamente la lingua è un mezzo potente di comunicazione per rappresentare il nostro pensiero, le nostre idee e i nostri valori. È essenziale adottare un linguaggio inclusivo e rispettoso di tutte le identità di genere, ma non è l'utilizzo dei segni fonetici a fare la differenza. Occorre lavorare su stereotipi e disuguaglianze nella società, la parità di genere richiede una comunicazione consapevole, rispettosa che prima tra tutti guardi alle donne. Se non riusciamo a garantire alle donne per prime lavoro, sostegno e parità economica possiamo inventare qualsiasi simbolo fonetico per rappresentare quella che è solo una sconfitta sociale.
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