Da Caluso a Bruxelles passando per Parigi gli agricoltori e gli allevatori sono in strada per manifestare tutto il dolore di una categoria che, ormai, si sente vessata dalle politiche dell’Unione Europea.
"I nostri agricoltori ed allevatori alzano la voce contro il Green Deal e le politiche restrittive che minacciano una intera filiera che la Lega difende da sempre. Le misure onerose e gli obblighi imposti hanno giustamente mobilitato migliaia di lavoratori al grido di 'Questa non è l'Europa che vogliamo": i nostri europarlamentari parlano di un imponente atto di protesta, con oltre 1.300 trattori che hanno paralizzato le strade di Bruxelles, concentrando la loro azione nel quartiere europeo, dove i leader dell'Unione Europea si sono riuniti per un Consiglio europeo straordinario.
La manifestazione agricola ha avuto momenti tumultuosi, siamo d'accordo con lo slogan "People of Europe, say no to despotism" (Popoli d'Europa, dite no al dispotismo) ma ci appelliamo a tutti perché la tensione non ceda alla violenza.
La vera necessità di un dialogo costruttivo tra le istituzioni europee e gli agricoltori può sicuramente trovare risposta nel voto di giugno ed è questo l'appello più utile che mi sento di dare ai tanti agricoltori che oggi si sono riuniti a protestare anche a Caluso".
"La Lega a tutti i livelli contesta da anni le miopi politiche europee che sta rovinando il futuro di tante famiglie dei nostri territori: continueremo ad essere al fianco dei lavoratori affinché possano raggiungere l'obiettivo di garantire una filiera che da sempre è fiore all’occhiello del nostro Paese e la rende unica e riconoscibile nel mondo".
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